Gian Luigi Piccioli

Epistolario collettivo

Cento anni di storia d'Italia e del mondo

nelle voci degli abitanti di Navelli

 

 

Navelli Foto di Paolo Iammarone

Se in Cent'anni di solitudine Garcia Marquez fa incontrare a Macondo uomini di razze diverse riunendo le Vicende di più generazioni in un solo destino, in Epistolario collettivi Piccioli descrive l'epopea "autoctona" di Navelli, la cui eccentricità (o marginalità) assurge a simbolo universale non solo di una regione, ma anche di tutti i paesi del mondo dimenticati da Dio e dagli uomini.

I navellesi, inconsapevoli ed incolpevoli della loro separatezza, recheranno fieri le notizie della piccola comunità a cui appartengono, promuovendo - nei luoghi più lontani - la conoscenza dei segni d'una civiltà umile ma sicuramente non trascurabile.

Il libro, parcellizzato in brevi epistole, è un piccolo capolavoro che, nel proporre in modo insolito un secolo di storia, ce ne fa gustare il succo, e forse il senso più profondo. Denso di fotogrammi intensi e tumultuosi che si incidono negli occhi e nell'animo con la forza di un appassionante, sorprendente, divertente film, questo romanzo incontra il favore di giovani e anziani, di ragazzi e adulti: ne è prova il successo riscosso dalle precedenti edizioni, di Bompiani nel 1973, e di Fabbri, per gli studenti delle scuole medie.

Questa edizione presenta una nuova versione, arricchita, rivista e corretta dall'Autore.

 

dalla prima pagina:

1860-1869 Quel che succede a Navelli d'Abruzzo dopo l'arrivo dei piemontesi. "La terra ai contadini" e una dote di duecento ettari per Luisa Domizi. Conseguenze sulla guerra di secessione americana. [...]

 

 

Gian Luigi Piccioli, vissuto fino ai venti anni in Abruzzo, risiede a Roma. Ha pubblicato i romanzi: Inorgaggio (Mondadori, 1966), Arnolfini (Feltrinelli, 1970), Epistolario collettivo (Bompiani, 1973; edizione scolastica Fabbri Editori; riduzione radiofonica Rai trasmessa dal 1987), Il continente infantile (Editori Riuniti, 1976) , Sveva (Rusconi, 1979; premio Villa San Giovanni), Viva Babymoon (Bompiani, 1981; premio internazionale Trento per la letturatura giovanile), Tempo grande (Rusconi, 1984; premio Scanno), Il delitto del Lago dellEur (Camunia, 1987; premio Flaiano; riduzione radiofonica Rai trasmessa dal 1990), Cuore di legno (Rizzoli, 1990) e L'erba di AuschllJitz cresce altrove (Arlem 2000). E' anche autore di Racconti e Favole proibite (e altre favole) (Arlem, 1998), oltre che di libri sempre più rari e introvabili. Viaggiatore e giornalista, pubblica reportages dall'Europa, dall'Africa, dalle Americhe, dal Vicino e dall'Estremo Oriente. Alcuni sono raccolti in volume, come Viaggio nel mestiere Saipem (Kappagraph, 1980) e Una Cina per il 2000 (Ecos, 1980), che probabilmente è il primo reportage italiano tradotto in cinese e distribuito in Cina. E' impegnato nella tutela del diritto d'autore ed è anche segretario generale del Sindacato Nazionale Scrittori.

 

 

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